Quando si può parlare di eiaculazione precoce?
Dare una definizione precisa e univoca di eiaculazione precoce è piuttosto difficile perché è davvero fuorviante parlare di tempistica in un atto in cui, il piacere ad esso legato, non dovrebbe essere determinato dal tempo ma dal grado di soddisfazione percepito dall’individuo o dalla coppia.
Possiamo dire che l’eiaculazione presenta delle disfunzioni se, in modo persistente e ricorrente, si verificano queste situazioni:
- L’eiaculazione avviene mentre si inizia la penetrazione o appena dopo che la penetrazione è avvenuta
- Il soggetto eiacula subito dopo una minima stimolazione del pene
- L’eiaculazione avviene comunque prima che il soggetto lo desideri
Per operare una diagnosi in tal senso, non ci devono essere cause organiche o condizioni mediche che possono aver portato ad un’alterazione dell’eiaculazione.
In caso di eiaculazione precoce il DSM (Manuale diagnostico dei disturbi mentali) fa una distinzione tra:
- Eiaculazione precoce permanente
- Eiaculazione precoce acquisita
- Eiaculazione precoce generalizzata
- Eiaculazione precoce situazionale
- Eiaculazione precoce dovuta a fattori psicologici
- Eiaculazione precoce dovuta a fattori combinati
I diversi ricercatori che si sono occupati di studiare questa disfunzione, hanno individuato diversi fattori che possono essere determinanti nel definire il disturbo.
Alcuni studi sostengono che l’elemento discriminante sia la soddisfazione del partner, e quindi si può parlare di eiaculazione precoce se un uomo non è in grado di prolungare l’eiaculazione fino a che il/la partner sia soddisfatto in almeno metà dei loro rapporti sessuali.
Altri ricercatori sottolineano invece l’importanza del controllo volontario.
Cioè si può parlare di eiaculazione precoce se l’individuo non riesce a controllare e quindi velocizzare o ritardare il momento in cui avviene l’eiaculazione.
In ogni caso per poter parlare di una disfunzione, l’eiaculazione precoce deve avvenire frequentemente, sia in caso di masturbazione che in coppia durante i rapporti sessuali.
Queste discriminanti sono fondamentali per fare una distinzione tra una reale disfunzione sessuale e problematiche dovute invece ad un disturbo dell’ansia; in questo caso andrebbe presa in considerazione come prima via d’intervento il trattamento dell’ansia, prima di optare per un trattamento psicologico mirato al disturbo sessuale.
Come curare l’eiaculazione precoce
Una volta verificato che non ci sono cause organiche o disagi psicologici di altra natura, è possibile adottare strategie d’intervento comportamentali, lavorando su due diversi fronti:
- Addestrare l’uomo a concentrarsi sulle proprie attivazioni e sensazioni sessuali, fino a capire qual’è il punto di non ritorno (una volta innescato il meccanismo eiaculatorio, esso procede, senza un possibile controllo di quel frangente specifico).
- Fornire istruzioni pratiche su come procedere alla stimolazione e alla masturbazione con la tecnica dello stop/start (Masters e Johnson, 1970), attraverso la quale è possibile allenarsi e arrivare ad un graduale allungamento della latenza eiaculatoria.
Quest’ultima pratica prevede vari fasi che partono da stimolazioni fatte da soli, per poi arrivare a stimolazioni e masturbazione in coppia e solo in un ultima fase sono previsti esercizi in coppia che prevedano la penetrazione.
Per il trattamento psicologico del disturbo dell’eiaculazione precoce, ricevo presso il mio studio privato di Gattinara in provincia di Vercelli, facilmente raggiungibile anche dalle province di Biella e di Novara.
In ogni caso è necessario prendere un appuntamento via telefono o via mail.